Mostra e Congresso A.I.A.S. - Edizione 2014

 

27-28 Settembre 2014
 
 
Mostra Nazionale di Suiseki
 
Palazzo dell'Arengo
              Piazza Cavour - Rimini
            
   XVII Congresso Nazionale A.I.A.S. Edizione 2014         

Testi di Daniela Schifano - Foto di Carlo Laghi

 

Photo Gallery (richiede Flash Player)                

L'incontro annuale dei soci A.I.A.S. ci ha visti a Rimini, grazie all'impegno del Romagna Bonsai Club che ha organizzato in modo impeccabile ogni momento del Congresso A.I.A.S.. Le mie prime parole sono quindi per loro, dal presidente Remo Cavalli ad ogni singolo socio del club, che hanno coniugato professionalità a quel sincero calore che sono propri della Romagna. Abbiamo goduto di un'accoglienza familiare e spontanea ma mai improvvisata : la sede del Congresso, il maestoso Palazzo dell'Arengo in pieno centro storico, avrebbe potuto creare qualche problema logistico, ma tutto è stato gestito in modo perfetto, fornendo prima informazioni puntuali su come, dove e quando arrivare ed un aiuto pratico ben organizzato al nostro arrivo, soprattutto per la giornata del sabato, quando il famoso mercato settimanale di Rimini ha bloccato gli accessi a Piazza Cavour.

     
L'amico Remo Cavalli, presidente del Romagna Bonsai Club e socio A.I.A.S.     L'ingresso del Palazzo dell'Arengo   Piazza Cavour ed il mercato

Un grazie di cuore, quindi, da parte di tutta l'A.I.A.S., al nostro socio Remo Cavalli ed a tutto il suo club, anch'esso socio A.I.A.S.,  per essersi adoperati senza riserve per la riuscita del "nostro" Congresso, nostro perchè anche loro nella veste di soci A.I.A.S..

Il Palazzo dell'Arengo, sede del Congresso, è luogo antico e prestigioso. A sinistra, la ripida e solenne scalinata che porta al salone del primo piano, dove nel Medioevo si riuniva l'Arengo, il Consiglio del Popolo riminese.
L'enorme sala, con il soffitto a capriate e ornata da grandi finestre a polifora, ha permesso di allestire uno spazio espositivo che ha ospitato insieme suiseki e bonsai :  le pietre iscritte dai Soci e la Mostra Sociale del Romagna Bonsai Club.

 

I suiseki esposti nelle sei Categorie a concorso erano 88, con 50 soci presenti, ma grazie alla preiscrizione gestita dal prezioso socio Carlo Laghi nelle settimane precedenti la mostra le operazioni di registrazione sono state veloci e precise. La maggior parte dei soci ha allestito nel pomeriggio del venerdì ma qualcuno è arrivato il sabato mattina, nonostante le difficoltà create dal grande mercato di Rimini. L'inaugurazione e il gustoso rinfresco  hanno aperto ufficialmente i lavori del Congresso."Passione, creatività e professionalità " : con queste parole il presidente della Banca Malatestiana, dott.ssa Enrica Cavalli, ha definito il lavoro svolto dal Romagna Bonsai Club, con cui l'istituto collabora attivamente. Grande la soddisfazione di Remo nel vedere una così alta partecipazione di soci e di pietre provenienti anche da paesi lontani, mentre il presidente A.I.A.S., Luciana Queirolo, ha tenuto a sottolineare come la Romagna sia "il vero polmone dell'A.I.A.S., il suo costante motore".

   
L'immancabile nastro...   ... non si salva dal taglio ...   ... e le libagioni non mancano !

Perdonatemi se non vi descrivo le bellezze di Rimini e dei suoi monumenti, ma il Congresso era talmente ricco di iniziative e di incontri imperdibili da non permettermi di dedicarmi al turismo culturale ed alle spiagge che grazie al tempo quasi estivo mi avrebbero donato sole mare e relax !
Sabato pomeriggio, infatti, c'è stato l'incontro con il suseok coreano, grazie a Mr. Hong
Eun Shik, alla sua collezione ed alla figlia Miyuen, aggraziato ed indispensabile supporto per le traduzioni. 

"In Corea il suseok conosce il boom negli anni Settanta, allora una associazione poteva avere anche un milione di appassionati... Adesso, non è più così, e molti esperti coreani hanno ottant'anni ed hanno deciso di cedere le loro collezioni, anche a prezzi accessibili. Molte pietre che vedete qui hanno questa origine. Il suseok nasce da quello giapponese, in alcune città portuali nel sud della Corea, grazie al commercio con il Giappone, e da lì si diffonde in tutta la Corea. In pergamene di anche mille anni fa ci sono dipinti che raffigurano pietre ma nulla è arrivato a noi di quel periodo. La prima differenza con il suiseki giapponese sta nella pronuncia dei due termini sui e seki, ma anche nel significato del termine sui, che in Corea è diventato "eternità" : quindi suseok significa pietra dell'eternità."

 
   
 Mr.Hong e la figlia Miyuen    Un suseok molto raro    Varie tipologie di suseok

Molte le curiosità emerse durante questo incontro. Una caratteristica importante del suseok è la sua naturalità : la pietra non deve essere modificata,  lavorata o tagliata ma neanche pulita con strumenti meccanici, al punto che l'unica pulizia permessa è quella effettuata con spazzolini da denti. Pietre pulite con altri metodi perdono completamente il loro valore. C'è però una eccezione : anche in Corea c'è una pietra simile al nostro palombino e per essa sono ammessi il taglio e la modifica !

La giornata del sabato stava andando verso la sua conclusione più attesa, la cena di gala, le premiazioni e la divertente lotteria. Quest'anno il nostro giudice unico è stato l'Istruttore Nazionale e Vicepresidente A.I.AS. Marino Nikpal,  che ha esposto fuori concorso la pietra 'Enigma', a destra nella foto.
Ringraziamo il nostro giudice per l'attenta valutazione e per la disponibilità nel commentare nel pomeriggio della domenica le pietre vincenti.  A chi ne ha fatto richiesta, inoltre, ha espresso la sua valutazione sulla propria pietra o sulla sua esposizione.
Come in altre edizioni, nella categoria Pietre Paesaggio è stato iscritto il maggior numero di pietre, ben 44, mentre le categorie Biseki e Pietre Disegnate erano sottodimensionate, rispettivamente con due e tre pietre iscritte, a cui di conseguenza è stato assegnato solo il primo premio. Il giudice ha quindi deciso di assegnare ex-aequo due terzi premi in più nella categoria Pietre Paesaggio.

 

Oltre al prestigioso Trofeo ed ai premi A.I.A.S. di categoria, sono stati assegnati il premio I.B.S. e la targa Patrocinio U.B.I.,  a giudizio degli istruttori IBS Angelo Attinà ed Ezio Piovanelli, e del consigliere delegato U.B.I. Laura Monni. Le premiazioni si sono svolte durante la cena di gala, e vi propongo alcune immagini dei vincitori, tra la sorpresa e la legittima soddisfazione.

   

Marino Nikpal premia Igor Carino, per la sua  Kamogawa-ishi
vincitrice del Trofeo A.I.A.S.

  Il Romagna Bonsai Club, nella persona di Remo Cavalli, riceve il premio per la migliore Pietra Oggetto   Ettore Gardini riceve il premio per la migliore Pietra Paesaggio
 
         
   
Luciana Queirolo riceve il premio per la migliore Pietra da Contemplare   Anche quest'anno Giuseppe De Vita
 si conferma vincitore nella Categoria Biseki
  Primo Premio nella Categoria Espositori Multipli per il nuovo socio Nguyen Hung Son, riceve il premio Luciana Queirolo
         
   
Santo Buratto riceve il premio per la migliore Pietra Disegnata   ... Io ... ricevo la targa Patrocinio UBI dal consigliere UBI Laura Monni   Remo riceve il premio IBS dai giudici Attinà e Piovanelli per conto di Piero Torsani
 

E dopo le foto ufficiali, qualche foto in libertà, a tavola, e della divertente lotteria, che assegna con grande spirito democratico le pietre 'incomprese' messe in palio dai Soci ! Divertiamoci a riconoscerci...

   
         
   
         

Un momento particolarmente toccante : dopo tanti anni dedicati all'A.I.A.S. come Socio Fondatore, Presidente, Segretario e Consigliere, Vito Di Venere per impegni familiari e soprattutto per i suoi incarichi istituzionali nell'Esa, non si è presentato alle elezioni del nuovo Consiglio Direttivo. 

L'A.I.A.S. ne prende atto ma... il ringraziamento di tutti viene dal cuore e si concretizza in una targa e nelle parole di Luciana Queirolo,  "... con tutta la riconoscenza del popolo delle pietre". 
Nell'ambito dell'ESA, siamo sicuri che Vito continuerà nel suo impegno come divulgatore del suiseki e come
Testimone Internazionale dell'AIAS in Europa e nel mondo.

 
 

Domenica mattina, smaltita l'abbondante e gustosa cena romagnola, siamo pronti a ripartire con un'altra giornata ricca di eventi. Carlo Laghi ha già posizionato premi e targhe, quindi il primo atto quasi dovuto entrando in sala è fare il giro delle pietre esposte per rivederle forse con altri occhi, e per fotografarle con l'ambito riconoscimento.
E non mancano momenti di ilarità : Carlo mi immortala mentre con l'aiuto di Felice Colombari sto fotografando le pietre, con lui che mi tiene i faretti per ottenere la migliore illuminazione... ma quest'anno la mia fedele amica mi ha tradito : un guasto alla messa a fuoco dell'obiettivo ha duramente messo alla prova la mia pazienza.

Alle 10,30 la prima voce in programma : abbiamo avuto l'opportunità di incontrare Sergio Biagi, bonsaista affermato che sta trovando una nuova stagione artistica nella realizzazione di tavoli per bonsai e per suiseki. Dall'iniziale  domanda  "Quale tavolo per un bonsai ?" egli si è via via appassionato al suiseki, e grazie ad una ricerca metodica e razionale ha nel tempo selezionato e realizzato alcuni modelli che per stile e misure meglio si adattano all'esposizione delle nostre pietre. Pur partendo da modelli classici giapponesi, egli li ha modificati creando quelli che a Sergio piace definire 'tavoli nuovi e unici'  e che tali resteranno. Nell'incontro di domenica, in una piacevole chiacchierata, egli ha mostrato ai congressisti, interessati e soprattutto sorpresi, come l'alchimia tra tavolo e pietra possa nascere anche con forme e misure inusuali, attraverso la proposta di molti esempi pratici.

Queste sono le sue parole iniziali di presentazione :
"
Io vengo da un altro mondo, rispetto al vostro, io vengo dal mondo del bonsai... per esprimersi cosa c'è di meglio di un foglio bianco, dove disegnare o scrivere... ma se devo disegnare un tavolo per un bonsai per me è facile, perchè conosco le proporzioni, conosco le piante, conosco le linee, mentre per un suiseki per me è molto difficile... sicchè è nata la necessità mia di capire cosa e come disegnare... ma io non ho pietre a casa, per provare, e così è nato questo progetto : facciamo qualche tavolo e poi ci proviamo le pietre."

   
 

Egli ha quindi accostato ad ogni tavolo le tante pietre precedentemente selezionate, diverse per misure e forma. I congressisti presenti hanno così avuto modo di verificare in modo immediato quale tavolo poteva essere il migliore per una specifica pietra ed a volte i risultati sono stati sorprendenti. : un tavolo che sulle prime poteva sembrare inadatto perchè troppo importante o troppo alto si dimostrava il supporto ideale per una pietra che riusciva a reggere il confronto.

 
L'incontro è stato molto positivo, a parer mio : il notevole numero di modelli messi a disposizione da Sergio ha invogliato i presenti a valutare la resa della propria pietra, dando vita a numerosi confronti e dibattiti in merito.
Dopo la didattica, i lavori congressuali sono proseguiti con l'Assemblea dei Soci, quest'anno con compiti elettivi per il previsto rinnovo degli organismi direttivi.
 


Riguardo il Consiglio Direttivo, poichè le candidature non erano superiori al numero di Consiglieri richiesti in Statuto, non è stato necessario procedere alle elezioni e quindi diamo il benvenuto a Carlo Scafuri, presidente del Napoli Bonsai Club e consigliere UBI.

L'Assemblea si è dovuta invece pronunciare riguardo la carica di Presidente e con grande maggioranza  è stata rieletta Luciana Queirolo, voto accolto con un grande e caloroso applauso.

 

Nella succesiva riunione del nuovo Consiglio Direttivo, il presidente Luciana Queirolo ha proposto la conferma dei precedenti Consiglieri nelle cariche di Vicepresidente, Segretario e Tesoriere , che hanno accettato gli incarichi proposti.

Nel pomeriggio infine abbiamo potuto ascoltare le valutazioni del giudice Marino Nikpal sulla mostra in genere e sulle singole pietre a cui è stato assegnato un riconoscimento.
Inizia Marino con una premessa di ordine generale : "... molte pietre presentate nella Categoria Pietre Oggetto erano da iscrivere tra le Pietre da Contemplare, o anche viceversa. In questi casi, ho dovuto escludere la pietra dall'assegnazione di un premio, purtroppo".

 
Molti i suggerimenti forniti da Marino anche per le pietre a cui è stato assegnato un premio, perchè esiste comunque un margine di miglioramento, che può riguardare tavolo, elemento di accompagnamento o anche il nome poetico.
Sulle pietre giapponesi che si sono aggiudicate un premio, egli ha tenuto a farci vedere anche il fondo della pietra, per permettere agli astanti di valutare con i propri occhi come non ci fossero segni visibili di modifica o di taglio.
 
 Il Romagna Bonsai Club ha messo a disposizione una targa per il migliore suiseki, determinato dal solo voto del pubblico.
 


Nella foto a sinistra, Remo Cavalli consegna la targa al vincitore Claudio Villa, e a destra la pietra che ha avuto il favore del pubblico, "Riflessi di luna sui monti", che si anche aggiudicata il secondo premio nella Categoria Pietre Paesaggio.

 

Come sempre, arriva un momento un pò triste, quello dei saluti, e nella fretta generale qualche abbraccio risulta mancante, purtroppo. L'arrivederci è già però stato dato : ad Aversa, ad Ottobre 2015, tra gli amici del Napoli Bonsai Club, nelle sale del Complesso Monumentale di San Francesco,  e con un ospite di eccezione, come giudice e relatore, Mr. Thomas S.  Elias, attuale presidente del B.C.I..  ... amici, vi aspetto numerosi !

 Daniela Schifano

Concludo come sempre con un doveroso inchino... il classico riconoscimento alla pietra vincitrice del Trofeo A.I.A.S. 2014, che è stato assegnato ad una pietra paesaggio di origine giapponese, presentata dal nuovo socio Igor Carino.

Trofeo A.I.A.S. 2014

Kamogawa-ishi

Pietra paesaggio

di Igor Carino

 
(Ringrazio Felice Colombari per alcune foto fornite per questo resoconto)